Domande Frequenti

Chi è il consulente sociale di cura?

E’ un professionista della salute specializzato a utilizzare il CSC Model, quale modello di lavoro sociale clinico che mette al centro della sua azione di cura l’identità della persona per trovare risposte idonee alla gestione della difficoltà delle persone di crearsela e mantenerla nel mondo contemporaneo.

Il termine “cura” segue “consulenza sociale” al fine di sottolineare il tipo di lavoro che si mette in moto con la persona nel suo contesto sociale di vita, che non può prescindere dalla ricerca di una posizione il più possibile paritaria, fondata su un clima di fiducia reciproco in cui cura significa: premura, accoglienza, accettazione incondizionata, rispetto, sollecitudine, diligenza, zelo, attenzione, delicatezza, ecc.; emozioni che superano il concetto stesso di empatia.

Cos’è la Consulenza Sociale di Cura (CSC Model)

La Consulenza Sociale di Cura è un modello di lavoro sociale innovativo e pratico per professionisti della salute, un approccio fondamentale e concreto per orientare l’azione in termini di “cura dell’identità” della persona, applicabile in diverse situazioni di disagio sociale. Il CSC si propone come il primo modello di cura sociale, ideato partendo dall’attuale panorama socio culturale, in grado quindi realmente di offrire risposte al passo della costante mutevolezza sociale

Come funziona il CSC Model?

Il CSC Model offre al professionista la possibilità di individuare dei precisi punti fermi per agire, indirizzato da un “modello sociale di cura” che guida all’azione, al fine di sostenere la persona che chiede aiuto a ricollocare consapevolmente la propria storia nel presente e in prospettiva futura, individuando nuovi percorsi di azione per rispondere ai propri bisogni e desideri, cambiando così il corso della propria storia.

In cosa consiste la Consulenza Sociale di Cura?

La CSC consiste nella co-valutazione delle diverse identità della persona (da vissuto, sociale, reale/virtuale) al fine di conoscere e accompagnare la persona alla trasformazione necessaria per giungere ad una nuova omeostasi.

Con la CSC ci si prende cura dell’altro, diverso da sé, accogliendolo e creando con lui un clima di fiducia, sulla base di una sua richiesta (non sentendosi egli in grado di farcela da solo), agendo “con la persona” per sostenerla nel trasformare la sua attuale situazione di disagio e realizzare un diverso progetto di vita.

Tale processo si realizza secondo un approccio legato alla analisi congiunta e condivisa della condizione di vita “qui ed ora” focalizzandosi sulle diverse identità della persona, considerando sia elementi dentro (psico) sia fuori da sé (socio), con l’obiettivo di ri-costruire l’equilibrio necessario a progettare e vivere la propria vita. Il professionista è al fianco anche nella costruzione e gestione del nuovo progetto di vita con l’eventuale accompagnamento al recupero di altre risorse “fuori da lui”, se necessario.

Cosa cura il Consulente sociale di cura dell’identità?

Soffrire la crisi di identità è la risultante di quella che potremmo chiamare, anche se impropriamente, “patologia sociale”, ovvero una condizione di disagio che la stessa società odierna produce indicando, quindi, in questa specificità l’oggetto su cui focalizzare l’azione di “cura”. Per trovare risposte idonee a tutto ciò è necessario rilevare e prendersi cura degli elementi ravvisabili nella difficoltà endemica da parte delle persone di crearsi e mantenere un’identità

Come si accede al servizio SerVIDA?

È possibile accedere facendo richiesta diretta al nostro numero 333 348 90 08, oppure scrivendo a info@serviziosocialeaurora.it o compilando il form di contatto sul sito web www.autoridiviolenza.it

La richiesta può essere inviata sia direttamente dalla persona che necessita di svolgerei l percorso, sia in nome e per suo conto da parte dei servizi pubblici coinvolti, o da parte dell’avvocato.

Il Servizio SerVIDA può essere svolto anche a Distanza (Videochiamata)?

Si. La rete Aurora dispone di una piattaforma apposita per realizzare le sedute in modalità “remoto” e tutti i consulenti sono preparati a gestire gli interventi anche con queste tecnologie web. Ogni seduta viene certificata in entrata con una registrazione sulla privacy per garantire la sicurezza di tutti e procedere nei termini di legge.

Come funziona il servizio SerVIDA?

Per informazioni molto dettagliate sul percorso di cura andate al link della pagina PERCORSO DI CURA dove sono indicate tutte le specifiche del percorso di cura oltre ad una locandina scaricabile con i dettagli. Per il resto restiamo a vostra disposizione per ulteriori informazioni. Contattateci.

Il servizio SerVIDA per autori di violenza è un percorso gratuito o a pagamento?

Nelle zone in cui esiste un progetto di finanziamento pubblico il servizio è offerto gratuitamente con la copertura del finanziamento pubblico. Chiamaci per conoscere in specifico in quali zone è gratuito nel momento in cui ti serve, e non avere timore, in ogni caso le tariffe proposte sono sempre calmierate e accessibilissime.

SerVIDA è per tutti (solo denunciati e/o condannati)?

Si, è un servizio per tutti. L’aiuto concreto è rivolto sia a chi non ha ancora una sentenza e vuole o “deve” fare un percorso di trattamento sia a chi è già stato condannato. La consulenza sociale di cura prescinde dal reato e lavora sull’”identità” in un percorso specialistico guidato dal CSC Model (vedi questi sul metodo). Il consulente non giudica, non ha pregiudizi di nessun tipo e non è interessato al reato ma al progetto di vita di chi decide di fare il percorso di trasformazione personale qualunque sia il suo punto di partenza.

Il percorso SerVIDA quanto dura?

Un percorso SerVIDA dura in media 12 incontri, proposti a cadenza quindicinale; è in ogni caso un percorso che viene calibrato sulle necessità della persona che chiede aiuto e quindi può durare diversamente e avere poi periodi di follow-up. Il tutto concordato sempre con la persona.

Il Servizio SerVIDA rilascia certificazioni?

Si. A seconda delle necessità possono essere rilasciate certificazioni di avvio percorso, relazioni di percorso intermedio e relazioni di percorso finale. Le relazioni sono sempre intestate alla persona che ha fatto il percorso e possono su sua richiesta essere inviate anche ad altri interlocutori indicati dal cliente (Servizi Sociali, avvocati, ecc.)

Il Servizio SerVIDA si interfaccia anche con l’avvocato, con i servizi sociali o altri interlocutori?

Su richiesta dell’interessato i consulenti sono disponibili a dialogare con tutti coloro che sono utili per il raggiungimento del fine ultimo del percorso di trattamento, ovvero una diversa omeostasi identitaria. L’esperienza e la competenza dei professionisti in materia permette anche di dialogare efficacemente con i servizi pubblici coinvolti affinché sia possibile ricostruire e ritrovare un adeguato risultato per la trasformazione della condizione di disagio comunque creatasi, specie nel caso di presenza di minori.